Quante persone si fermano a quello che credono di vedere senza avere la voglia di andare oltre, di approfondire! Soprattutto l'ultima frase contiene una verità che per me è così evidente, ma che per gli altri, abituati a fiumi di parole sempre e comunque, non lo è. Se racconto di me a qualcuno è perchè mi fido ciecamente di quel qualcuno e ho deciso consapevolmente di farlo partecipe delle parti più nascoste e fragili della mia essenza...e non è una cosa da poco per un introverso! Potrebbe essere definito un privilegio concesso a pochi XD
introversa, altamente sensibile, in viaggio per ritrovarmi. Perchè non voglio mai più fare a meno di me stessa
giovedì 29 ottobre 2015
i'm just listening, i'm just observing
Quante persone si fermano a quello che credono di vedere senza avere la voglia di andare oltre, di approfondire! Soprattutto l'ultima frase contiene una verità che per me è così evidente, ma che per gli altri, abituati a fiumi di parole sempre e comunque, non lo è. Se racconto di me a qualcuno è perchè mi fido ciecamente di quel qualcuno e ho deciso consapevolmente di farlo partecipe delle parti più nascoste e fragili della mia essenza...e non è una cosa da poco per un introverso! Potrebbe essere definito un privilegio concesso a pochi XD
sabato 24 ottobre 2015
parole e fatti
Un po' in ritardo ma ci sono per la citazione della settimana!
Anche queste affermazioni richiedono poche spiegazioni.
Per fortuna e purtroppo conservo parte di quell'ingenuità infantile per cui si tende a credere davvero a quello che dicono gli altri, e a volte ne ricavo delle cocenti delusioni perchè le persone non pensano davvero quello che dicono ma parlano tanto per fare, promettendo cose che sanno già di non poter mantenere. L'esatto contrario di quanto faccio di solito io, che se dico qualcosa è perchè lo penso veramente o intendo farlo veramente (vedi la storia del lancio con il paracadute, c'erano 2 amici che a parole erano convintissimi e sicurissimi di fare il lancio con me, ma alla prova dei fatti si sono tirati indietro accampando mille scuse...ed è così in mille altre situazioni). Inoltre ho una memoria di ferro per quanto riguarda le parole dette e le promesse fatte...
L'esperienza dovrebbe avermi insegnato qualcosa ormai, ma certi lati della mia personalità continuano a prevalere e voglio intimamente credere alla sincerità e alle buone intenzioni altrui, quindi mi ritrovo sempre nelle stesse situazioni e nelle stesse dinamiche, con amici e conoscenti che dicono e promettono ma non mantengono e io che rimango delusa e amareggiata, anche se magari non lo do a vedere.
Insomma, spesso sarebbe meglio dire qualche parola in meno, o pensarci di più e più attentamente prima di parlare, piuttosto che rischiare di perdere la fiducia di una persona a cui si tiene. Meno superficialità e fretta e più attenzione e correttezza :)
Anche queste affermazioni richiedono poche spiegazioni.
Per fortuna e purtroppo conservo parte di quell'ingenuità infantile per cui si tende a credere davvero a quello che dicono gli altri, e a volte ne ricavo delle cocenti delusioni perchè le persone non pensano davvero quello che dicono ma parlano tanto per fare, promettendo cose che sanno già di non poter mantenere. L'esatto contrario di quanto faccio di solito io, che se dico qualcosa è perchè lo penso veramente o intendo farlo veramente (vedi la storia del lancio con il paracadute, c'erano 2 amici che a parole erano convintissimi e sicurissimi di fare il lancio con me, ma alla prova dei fatti si sono tirati indietro accampando mille scuse...ed è così in mille altre situazioni). Inoltre ho una memoria di ferro per quanto riguarda le parole dette e le promesse fatte...
L'esperienza dovrebbe avermi insegnato qualcosa ormai, ma certi lati della mia personalità continuano a prevalere e voglio intimamente credere alla sincerità e alle buone intenzioni altrui, quindi mi ritrovo sempre nelle stesse situazioni e nelle stesse dinamiche, con amici e conoscenti che dicono e promettono ma non mantengono e io che rimango delusa e amareggiata, anche se magari non lo do a vedere.
Insomma, spesso sarebbe meglio dire qualche parola in meno, o pensarci di più e più attentamente prima di parlare, piuttosto che rischiare di perdere la fiducia di una persona a cui si tiene. Meno superficialità e fretta e più attenzione e correttezza :)
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martedì 13 ottobre 2015
chiacchiere
Eccomi per la frase della settimana.
A inizio ottobre ho cominciato (ricominciato, dovrei dire) l'università e sono impegnata con le lezioni ma spero di riuscire a tenere lo stesso in vita questo piccolo angolo che rappresenta parte del mio mondo...
Sarò particolarmente breve perchè l'argomento non richiede spiegazioni - almeno per me
Questo è un concetto semplicissimo che però in tanti non capiscono, una delle caratteristiche principali delle persone introverse: l'avversione per le chiacchiere di circostanza, quelle che gli anglosassoni chiamano small talk. Mettiti a parlare del tempo, o della politica, o di qualsiasi argomento di solito usato per fare conversazione con qualcuno che non si conosce o comunque quando non si sa cosa dire, e molto probabilmente otterrai solo il mio silenzio. Meglio non parlare di niente. L'unica alternativa accettabile è una conversazione originale, personale, con domande interessanti, che offra spunti di riflessione, che permetta di instaurare un vero dialogo e non solo per passare il tempo. Perchè io il tempo lo passo benissimo anche senza dire niente e senza ascoltare le parole sterili di qualcuno che pensa che il silenzio sia disagio u.u
A inizio ottobre ho cominciato (ricominciato, dovrei dire) l'università e sono impegnata con le lezioni ma spero di riuscire a tenere lo stesso in vita questo piccolo angolo che rappresenta parte del mio mondo...
Sarò particolarmente breve perchè l'argomento non richiede spiegazioni - almeno per me
Questo è un concetto semplicissimo che però in tanti non capiscono, una delle caratteristiche principali delle persone introverse: l'avversione per le chiacchiere di circostanza, quelle che gli anglosassoni chiamano small talk. Mettiti a parlare del tempo, o della politica, o di qualsiasi argomento di solito usato per fare conversazione con qualcuno che non si conosce o comunque quando non si sa cosa dire, e molto probabilmente otterrai solo il mio silenzio. Meglio non parlare di niente. L'unica alternativa accettabile è una conversazione originale, personale, con domande interessanti, che offra spunti di riflessione, che permetta di instaurare un vero dialogo e non solo per passare il tempo. Perchè io il tempo lo passo benissimo anche senza dire niente e senza ascoltare le parole sterili di qualcuno che pensa che il silenzio sia disagio u.u
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martedì 6 ottobre 2015
svelarsi
Ho riflettuto parecchio prima di rendere pubblico questo blog qualche mese fa. In precedenza era privato, una specie di diario segreto digitale a cui potevo accedere solo io (a differenza del diario segreto cartaceo della mia infanzia e adolescenza che non era mai veramente al sicuro dalle incursioni dei miei fratelli curiosi e invadenti :P). Per me non è per niente facile espormi in questo modo, raccontarmi, mettere a nudo la mia personalità, esporre i risultati delle mie infinite riflessioni, delle mie ricerche, del mio percorso di vita. O meglio, la parte difficile è quella che riguarda la condivisione, il dare in pasto al mondo là fuori la mia anima, la mia essenza, le mie caratteristiche più profonde. Svelandosi per come si è, senza veli o maschere, si diventa estremamente vulnerabili agli attacchi altrui, ma è anche immensamente liberatorio. Tanto non c'è praticamente nessuno che legge questi miei post, visto anche che non pubblicizzo il blog, quindi i segreti della mia personalità sono relativamente al sicuro XD
Per molto, molto tempo ho considerato la sensibilità e l'introversione come dei difetti, li odiavo perchè mi rendevano così diversa dagli altri, perchè rimanevo ferita da (o dalla mancanza di) parole, gesti, sguardi, sfumature a cui la maggior parte di chi mi stava attorno non faceva nemmeno caso, rimanevo scossa da ogni minima cosa che la mia sensibilità mi segnalava come sbagliata/problematica/ingiusta. Allo stesso tempo ai miei gesti misurati, alle mie parole pensate e ripensate, alle mille sfumature di certi miei atteggiamenti non veniva riconosciuta l'importanza che invece avevano ai miei occhi. Gli altri non erano in grado di notare e riconoscere che tutto quello che facevo e dicevo scaturiva dal profondo della mia anima. Empatia, delicatezza, rispetto, comprensione, tutto passava inosservato, mi sembrava di sprecare energie per persone che vedevano attraverso un filtro in bianco e nero un mondo che io con fatica coloravo con un'infinità di colori (ancora adesso molto spesso è così, ma ho imparato a conviverci).
Per anni mi sono sentita isolata, una mosca bianca, credevo di essere l'unica con quegli aspetti della personalità che mi rendevano fragile, strana agli occhi degli altri, silenziosa... mi sono sentita dire un'infinità di volte da persone diverse e in contesti diversissimi "tu pensi troppo, tu ti fai troppe domande, tu reagisci in modo troppo intenso, tu analizzi troppo le situazioni, tu sei troppo emotiva, tu stai troppo attenta ai dettagli, tu ricordi troppe cose", e ogni volta a chi mi diceva così rispondevo, ma solo mentalmente, che secondo me erano loro a pensare troppo poco, a farsi troppe poche domande, a reagire in modo troppo blando, ad analizzare troppo poco, ad avere troppa poca emotività, a notare troppo poco i dettagli e a ricordare troppo poco.
Insomma, per un certo periodo credevo che nascondermi fosse la soluzione, che il mondo non volesse le persone come me, che la sensibilità e l'introversione fossero delle sfortune che rendevano inadatti alla vita.
Poi, per fortuna, sono cresciuta, ho camminato lungo altre strade, frequentato altri ambienti, conosciuto altre persone, ho letto tanto, ho riflettuto ancora di più, ho appreso tante cose, ogni tanto ho trovato qualcuno che mi apprezzava per com'ero e non per come il resto del mondo si aspettava che fossi. Non c'è cosa più gratificante e meravigliosa che essere accettati esattamente per come si è!
Ho preso atto del fatto che sensibilità e introversione sono due caratteristiche, e come qualsiasi altra caratteristica hanno aspetti positivi e aspetti negativi. Possono sembrare delle debolezze, a volte lo sono, altre volte sono estremamente arricchenti perchè permettono di vedere e sentire ciò che chi non le ha non potrà mai vedere e sentire.
Per me rimane molto difficile aprirmi verso l'esterno, da vera introversa quale sono, ma quando lo faccio di solito non me ne pento perchè la mia sensibilità e il mio intuito mi permettono di scegliere con cura le persone a cui mostrare tutto o quasi di me stessa. E comunque il rischio che qualcuno possa approfittare del mio mettermi a nudo per ferirmi vale la pena di essere corso, perchè là fuori ci sono davvero persone che meritano di conoscere le parti migliori di me, quelle che conservo al sicuro proprio per chi dimostra di meritarle.
Comunque ho deciso di fare un giochino, ogni settimana posterò una frase su uno dei temi che mi stanno a cuore in questo periodo (indovinate? Esatto! Sensibilità e introversione!). La maggior parte di queste frasi provengono da un paio di pagine facebook che seguo e contengono al loro interno il riferimento a suddette pagine, altre invece le ho trovate in giro per il web e non per tutte è possibile creditare il legittimo proprietario. Quelle che metterò sono le frasi in cui mi ritrovo di più, quelle che mi rispecchiano totalmente, che mi descrivono meglio di come potrei fare io stessa.
Per molto, molto tempo ho considerato la sensibilità e l'introversione come dei difetti, li odiavo perchè mi rendevano così diversa dagli altri, perchè rimanevo ferita da (o dalla mancanza di) parole, gesti, sguardi, sfumature a cui la maggior parte di chi mi stava attorno non faceva nemmeno caso, rimanevo scossa da ogni minima cosa che la mia sensibilità mi segnalava come sbagliata/problematica/ingiusta. Allo stesso tempo ai miei gesti misurati, alle mie parole pensate e ripensate, alle mille sfumature di certi miei atteggiamenti non veniva riconosciuta l'importanza che invece avevano ai miei occhi. Gli altri non erano in grado di notare e riconoscere che tutto quello che facevo e dicevo scaturiva dal profondo della mia anima. Empatia, delicatezza, rispetto, comprensione, tutto passava inosservato, mi sembrava di sprecare energie per persone che vedevano attraverso un filtro in bianco e nero un mondo che io con fatica coloravo con un'infinità di colori (ancora adesso molto spesso è così, ma ho imparato a conviverci).
Per anni mi sono sentita isolata, una mosca bianca, credevo di essere l'unica con quegli aspetti della personalità che mi rendevano fragile, strana agli occhi degli altri, silenziosa... mi sono sentita dire un'infinità di volte da persone diverse e in contesti diversissimi "tu pensi troppo, tu ti fai troppe domande, tu reagisci in modo troppo intenso, tu analizzi troppo le situazioni, tu sei troppo emotiva, tu stai troppo attenta ai dettagli, tu ricordi troppe cose", e ogni volta a chi mi diceva così rispondevo, ma solo mentalmente, che secondo me erano loro a pensare troppo poco, a farsi troppe poche domande, a reagire in modo troppo blando, ad analizzare troppo poco, ad avere troppa poca emotività, a notare troppo poco i dettagli e a ricordare troppo poco.
Insomma, per un certo periodo credevo che nascondermi fosse la soluzione, che il mondo non volesse le persone come me, che la sensibilità e l'introversione fossero delle sfortune che rendevano inadatti alla vita.
Poi, per fortuna, sono cresciuta, ho camminato lungo altre strade, frequentato altri ambienti, conosciuto altre persone, ho letto tanto, ho riflettuto ancora di più, ho appreso tante cose, ogni tanto ho trovato qualcuno che mi apprezzava per com'ero e non per come il resto del mondo si aspettava che fossi. Non c'è cosa più gratificante e meravigliosa che essere accettati esattamente per come si è!
Ho preso atto del fatto che sensibilità e introversione sono due caratteristiche, e come qualsiasi altra caratteristica hanno aspetti positivi e aspetti negativi. Possono sembrare delle debolezze, a volte lo sono, altre volte sono estremamente arricchenti perchè permettono di vedere e sentire ciò che chi non le ha non potrà mai vedere e sentire.
Per me rimane molto difficile aprirmi verso l'esterno, da vera introversa quale sono, ma quando lo faccio di solito non me ne pento perchè la mia sensibilità e il mio intuito mi permettono di scegliere con cura le persone a cui mostrare tutto o quasi di me stessa. E comunque il rischio che qualcuno possa approfittare del mio mettermi a nudo per ferirmi vale la pena di essere corso, perchè là fuori ci sono davvero persone che meritano di conoscere le parti migliori di me, quelle che conservo al sicuro proprio per chi dimostra di meritarle.
Comunque ho deciso di fare un giochino, ogni settimana posterò una frase su uno dei temi che mi stanno a cuore in questo periodo (indovinate? Esatto! Sensibilità e introversione!). La maggior parte di queste frasi provengono da un paio di pagine facebook che seguo e contengono al loro interno il riferimento a suddette pagine, altre invece le ho trovate in giro per il web e non per tutte è possibile creditare il legittimo proprietario. Quelle che metterò sono le frasi in cui mi ritrovo di più, quelle che mi rispecchiano totalmente, che mi descrivono meglio di come potrei fare io stessa.
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