martedì 26 maggio 2015

lodi, rose, spine

Da qui

La lode, il plauso è un’ esigenza fondamentale degli esseri umani. Se manca nessuno dà il meglio di sé.

Sentirsi lodati è di vitale importanza per tutti,  e funziona più delle critiche o delle punizioni.  Per essere efficace, la punizione deve essere severa. Ma se i bambini non vengono gratificati in qualche modo – e un abbraccio o una parola di lode sono una parola di lode sono un sistema infallibile – la loro vita può diventare di rose: decisamente piena di spine.

Oltre che di essere lodati, i bambini hanno bisogno di sentirsi importanti e investiti di
responsabilità. E chi, a pensarci bene, non ha bisogno di sentirsi speciale, unico, di sapere che vale qualcosa?


Ditemi quali sono i miei punti deboli, se volete, ma non dimenticate di farmi notare i miei punti di forza.

Dare a un bambino la possibilità di sentirsi importante è un modo di eliminare dal suo comportamento la parte negativa e far crescere la parte positiva.

Tutti i bambini hanno bisogno di essere aiutati e incoraggiati a diventare responsabili. Disciplina significa essere responsabili del proprio comportamento e capaci di comprendere le esigenze degli altri.

Lodare gli altri, farli sentire importanti e responsabili significa trattarli con rispetto e offrir loro la possibilità di impiegare la vita in modo da ricavarne un vantaggio per se stessi e gli
altri.


La lode è un’ esigenza fondamentale degli esseri umani. Se manca, nessuno dà il meglio di sé. Al contrario, se c’è e tutti lo fanno di buon grado è una cosa vantaggiosa, alza l’autostima, la buona considerazione di sè e indica la strada per un buon adattamento.

Soprattutto i bambini piccoli hanno bisogno di parole che li approvano e li incoraggiano; hanno bisogno di quelle parole per sentirsi apprezzati per le cose che fanno bene o semplicemente per il fatto di essere quello che sono.

Non esagerate con le lodi, ma usatele. Non siate biechi e ricattatori. Non pensare: ‘ Io faccio i complimenti, ma lui / lei non memli fa. Quindi non li faccio neppure io.’  Fate serenamente le felicitazioni, i rallegramenti o le congratulazioni senza astio, rancore o invidie . Diventate per l’ altro/a  una persona importante perché si ha bisogno di lodi.  Non serve pensarle, occorre farle sentire.


Tutto quello che mi è sempre, sempre, mancato da bambina e da ragazza. Mai una lode, mai un complimento, mai un gesto d'affetto spontaneo, mai un incoraggiamento, mai un'espressione di stima, mai un riconoscimento per gli ottimi risultati a scuola, per il comportamento sempre corretto ed educato, per la maturità, per come mi occupavo dei miei fratelli, per quanto ero tranquilla e ubbidiente, per quanto poco disturbassi, per quanto fossi facile da accontentare - non chiedevo mai niente, non pretendevo niente, rinunciavo a un sacco di cose, sembrava non avessi bisogno di niente. Tutto quello che facevo, il modo in cui mi comportavo, com'ero, era tutto scontato, non poteva che essere così, avevo solo fatto il mio dovere, niente di speciale insomma, sembrava non fosse merito mio ma una fortuna che mi era caduta dall'alto e per cui quindi non meritavo nemmeno un misero complimento o un sorriso soddisfatto. Queste cose i genitori dovrebbero dirle tutti i giorni ai figli, al di là dei buoni risultati a scuola o dei comportamenti corretti...eppure a me non le diceva mai nessuno, nemmeno quando prendevo i voti migliori della classe, o quando qualche estraneo faceva notare quanto brava, matura, responsabile, educata fossi...non avevo diritto a niente, nessun complimento, nessun riconoscimento, nessunissima gratificazione, mai, in nessun caso. Gratificare qualcuno lo fa sentire importante, realizzato, lo fa sentire felice, lo fa stare bene...perchè un figlio non merita di essere gratificato?? Che marciume c'è nell'anima di quei genitori che non tirano mai fuori una parola buona per i propri figli ma che anzi sembrano godere proprio nell'evitare di rendere felici i figli?

giovedì 7 maggio 2015

i need

Da alcuni sfoghi recenti su facebook

Sarebbe bene ricordare una cosa: anche le persone forti, indipendenti, che apparentemente hanno mille risorse e che sembrano in grado di superare tutto, ogni tanto hanno bisogno di un incoraggiamento, di un abbraccio, di un sorriso, di un sostegno. Così, per dire.

Spesso si fa presto a dimenticare che siamo tutti umani e abbiamo tutti bisogno delle stesse cose, anche se non lo dimostriamo o abbiamo imparato a farne a meno per un certo periodo di tempo, su come sia molto comodo credere che chi è forte e di solito si arrangia non abbia mai bisogno di niente..

In sostanza, meno chiedi (perchè magari provi a farcela da solo, perchè non sei abituato a farlo, perchè sei timido, per mille motivi) e meno gli altri sono disposti a darti qualcosa nel momento in cui ne hai bisogno - anzi magari si scocciano pure che non ti arrangi come al solito - come se fosse una perversa spirale che si chiude su se stessa.
Danno per scontato che tanto ti arrangi e non hai bisogno mai di niente, anzi si va oltre il dare per scontato, diventa quasi un ruolo da cui non ti puoi più sottrarre, tu sei quello che sostiene gli altri quando hanno bisogno e NON DEVI essere tu ad avere bisogno, non ti è concesso...vorrei provare a rompere questi meccanismi ma sembra impossibile.


Non c'è mai stato nessuno che si occupasse davvero di me, della mia anima, dei miei sentimenti, dei miei bisogni emotivi, delle mie paure, che mi capisse davvero fino in fondo, che vedesse, capisse e accettasse le mie fragilità.
Ogni tanto avrei immenso bisogno di qualcuno che fosse forte anche per me, che mi abbracciasse e mi dicesse "non preoccuparti, fidati di me, ci penso io, tu rilassati"...e invece io sono quella a cui tutti possono affidarsi e di cui tutti possono fidarsi ma io non posso mai fidarmi di nessuno e affidarmi a nessuno perchè tanto ormai si dà per scontato che so arrangiarmi, che ce la faccio da sola, che non ho mai bisogno di niente e di nessuno.